CORONAVIRUS: SOSPENSIONE VISITE GENITORE NON COLLOCATARIO-FIGLI

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CORONAVIRUS: SOSPENSIONE VISITE GENITORE NON COLLOCATARIO-FIGLI

Il Tribunale di Bari con ordinanza del 26/03/2020, accogliendo l'istanza del genitore collocatario, ha ritenuto legittimo sospendere gli incontri tra il padre e il figlio minore residenti in due Comuni diversi, nel rispetto della normativa volta a fronteggiare e a contenere la diffusione del virus Covid-19.

Ha chiarito a riguardo il Giudice di merito che “il diritto-dovere dei genitori e dei figli minori di incontrarsi, nell’attuale momento emergenziale, è recessivo rispetto alle limitazioni alla circolazione delle persone, legalmente stabilite per ragioni sanitarie, a mente dell’art. 16 Cost., ed al diritto alla salute, sancito dall’art. 32 Cost.”.

La decisione del Giudice pugliese arriva dopo la pronuncia - dall'orientamento opposto – con cui il Tribunale di Milano, prescrivendo ai genitori di attenersi agli accordi raggiunti e contenuti nel verbale di separazione consensuale omologato relativo alle frequentazioni padre-figli, ha precisato, invece, che le misure messe in atto dal Governo in ordine alla limitazione degli spostamenti su tutto il territorio nazionale per contrastare l'emergenza epidemiologica da Covid-19 non vietano  l'esercizio del diritto di visita del genitore non collocatario.

Invero, gli incontri dei minori con genitori dimoranti in Comune diverso da quello della loro residenza non realizzerebbero affatto le condizioni di sicurezza e prudenza di cui alle disposizioni vigenti in materia di limitazione dei movimenti sul territorio (attualmente con divieto di spostarsi in Comuni diversi da quello di dimora), al fine del contenimento del contagio.

Inoltre, ha osservato il giudicante che non è verificabile se durante tali incontri il minore “sia stato esposto a rischio sanitario, con conseguente pericolo per coloro che ritroverà al rientro presso l’abitazione del genitore collocatario.”.

Pertanto, considerate le motivazioni che precedono, il Tribunale ha ritenuto necessario interrompere le visite paterne fino al 3 aprile 2020, disponendo che, fino a tale data, “il diritto di visita paterno sia esercitato attraverso lo strumento della videochiamata, o Skype, per periodi di tempo uguali a quelli fissati, e secondo il medesimo calendario.”.
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